RILEVAZIONE FUMI E GAS
Per impianto di rilevamento incendi si intende quella serie di componenti degli impianti di allarme incendio in grado di rilevare e segnalare la presenza di un incendio all’interno di un edificio o altra infrastruttura. Un dispositivo di rilevamento fumi e incendi è tipicamente costituito da apparecchiature elettroniche che rilevano la presenza di fumi o di variazioni di calore o di principio di incendio, in base ai fenomeni fisici connessi allo sviluppo dell’incendio.
Gli impianti di rilevamento incendi trovano largo impiego in ambienti industriali, complessi alberghieri, centri commerciali, strutture sanitarie, enti pubblici ecc.
SISTEMI CONVENZIONALI
La rivelazione automatica degli incendi, originariamente, è nata con i “Sistemi convenzionali”. Tale linea di rivelazione che sembrava destinata a scomparire, tuttavia continua a trovare sempre nuove collocazioni nelle installazioni attuali.
Il cuore di questo sistema consiste in una centrale a zone fisiche ben definite con allarmi generici e la centrale identifica la macro-area nella quale si è sviluppato il principio d’incendio. La Normativa ha poi introdotto alcune regole costruttive, ma soprattutto d’impiantistica, che lo rendono un sistema estremamente funzionale e semplice. Vi sono limiti ben precisi che definiscono, in modo puntuale, le dimensioni della zona (non più di 1600 m2), il numero dei rivelatori (non più di 32 per zona) ed i pulsanti presenti nell’area devono avere una zona dedicata e non essere “mescolati” con i rivelatori.
Gli ambiti di applicazione di un sistema convenzionale sono piccoli impianti o impianti con vaste aree aperte, impianti che utilizzano prodotti speciali (barriere, rivelatori di fiamma o scintilla, sicurezza intrinseca, ecc.) e/o ampliamenti legati a sistemi via radio. Molto spesso questi sistemi vengono affiancati a centrali di tipo analogico/indirizzato, proprio per gestire particolari aree in cui è prevista una protezione con spegnimento.
SISTEMI ANALOGICI – INDIRIZZATI
Come negli impianti convenzionali, anche in questo caso parliamo di zone, che sono i terminali dove si collegano le periferiche, nelle stazioni analogiche parleremo di anelli (singolo loop o multipli..) fornendo maggiore capacità e funzioni di programmazione. Nonostante gli anelli abbiano una maggiore capacità di dispositivi, possiedono anche un maggior controllo su ogni punto (rilevatore, pulsante, modulo o sirena). Il sistema direzionale o analogico comunica con ogni punto del sistema tramite un protocollo dati ottenendo informazioni e la gestione individuale di ogni sistema.
In caso di allarme, la centrale sa esattamente quale punto (rivelatore, pulsante, modulo o sirena) è stato attivato. I rilevatori, i pulsanti, i moduli e le sirene hanno un numero di programmazione unico che li differenzia da altri elementi. La capacità delle centrali analogiche è superiore rispetto a quella delle centrali convenzionali, fino a 124… 254 dispositivi nello stesso anello, con descrizione punto-punto dell’intera installazione.
In caso di guasto per linea aperta, viene rilevato il punto esatto di incidenza, in caso di cortocircuito si rileverà dove è stato prodotto. In caso di allarme, guasto o perdita di un determinato dispositivo sarà possibile identificare l’esatto dispositivo che ha avuto il problema. Per quanto riguarda il cablaggio, se in una centrale convenzionale si installano i dispositivi in una zona e si chiude la zona con una resistenza, nei sistemi analogici gli anelli sono chiusi con andata e ritorno dalla centrale, ciò renderà l’installazione tollerante alle avarie, perché in caso di guasto la centrale avrà la capacità di isolare il guasto e continuare a leggere i dispositivi su entrambi i lati.
RILEVATORI DI FUMO PUNTIFORMI
I rilevatori di fumo puntiformi sono in genere applicati ai soffitti dei locali di un edificio che contengono un carico di incendio medio o alto (ad esempio magazzini di prodotti combustibili o infiammabili, archivi cartacei, edifici storico-artistici, stabilimenti produttivi, ecc…). Questi tipi di dispositivi di rilevamento sono quelli più utilizzati in quanto il fumo è uno dei fenomeni più comuni prodotto da un incendio. Si dicono rilevatori puntiformi perché ciascuno di essi, una volta installato, rappresenta un punto di rilevamento. Il rilevamento del fumo avviene con modalità diverse a seconda della tecnologia adottata per il rilevamento e pertanto si distinguono in: Rilevatore ottico di fumo, Rilevatore di fumo a ionizzazione, Rilevatori a campionamento, Rilevatori di fiamma, Rilevatori di temperatura.
RILEVATORI DI FUMO LINEARI
Sono i rilevatori usati per la protezione di grandi superfici. Vengono installati, ad esempio, nei grandi stabilimenti industriali, nei quali sarebbe necessario installare numerosi rilevatori di fumo puntiformi per garantire un’adeguata copertura dell’area. Sono impiegati anche in presenza di grandi locali con coperture a capriata, oppure a volte e cupole, nelle quali è più difficile individuare il posizionamento ideale dei punti di monitoraggio. Il rilevatore lineare di fumo è un sensore basato sull’attenuazione prodotta dal fumo sul fascio infrarosso trasmesso da un emettitore posto su una parete a un ricevitore posto sulla parete opposta. I rilevatori più moderni riuniscono in una unica apparecchiatura il trasmettitore ed il ricevitore: sulla parete opposta viene installato un riflettore catarifrangente che rinvia il fascio verso la parte ricevente del rilevatore. Sono detti lineari perché la rilevazione del fumo può avvenire in qualsiasi punto del fascio senza soluzione di continuità. Questo tipo di rilevatori devono essere installati in vista l’uno con l’altro pertanto non devono essere presenti ostacoli che possano interferire con il fascio infrarosso.
TELECAMERETERMICHE PER RILEVAZIONE DI INCENDI (EN 54-10)
Le telecamere termiche possono essere impiegate in diversi applicazioni e contesti in cui è fondamentale ottenere un rilevamento accurato: dalla protezione del perimetro alla rilevazione di variazioni della temperatura ambientale, fino al monitoraggio dei pazienti e al controllo del corretto funzionamento dei macchinari, e molto altro ancora.
Le termocamere MOBOTIX con certificazione EN 54-10 riconoscono i focolai d’incendio precocemente e in maniera affidabile. Spesso già prima che si sviluppino le fiamme e addirittura da una distanza fino a 60 metri. Questo permette di contrastare efficacemente la propagazione del fuoco o, nel migliore dei casi, di evitarla. La tecnologia MOBOTIX Thermal TR convince per la sua installazione veloce e conveniente. Ad esempio, è notevolmente più semplice rispetto ai rilevatori di calore lineari. Inoltre, il sistema è in grado di reagire più velocemente. Il calore viene rilevato già prima che arrivi al soffitto. A differenza dei rilevatori di fumo ad aspirazione, la MOBOTIX M73 e la S74 rilevano il calore già prima che si sviluppi fumo.